Fenomenologia del Tg4 (estivo)

So che ho già scritto sull’argomento ma, questa sera, ho avuto occasione di vedere il Tg4. Senza Fede, ma anche senza notizie.
Dopo aver riferito infatti che Berlusconi ha passato la giornata di sabato al lavoro e avergli dato spazio per attaccare a destra e a manca (forse più a manca, ma di poco) hanno fatto un pippozzo di 14 minuti sul caldo. Fa caldo a Milano, a Trieste, a Washington, a Roma, ma anche in Ungheria dove apprendiamo, stupiti, che gli ombrelloni sul Balaton chiuderanno un’ora dopo il solito. Incredibile.
Poi climatologi vari che ci dicono che fa caldo.
Una breve pausa nel cazzeggio ci da un vivo più muto sul danneggiamento delle statue di Falcone e Borsellino a Palermo (senza precisare se a opera di giovani mafiosi o di anziani accaldati) e finalmente un servizio normale su un omicidio nel milanese.
Basta così. Le notizie finiscono li’.
Poi riprende la parte vacanziera del giornale: il traffico, quelli che ballano waka waka a Varazze (“malgrado i 33 gradi”), quelli che vanno con gli infradito in montagna, quelli che invece vanno a Formentera (con tanto di inviata al seguito), poi Capri – amatissima dal Direttore – con la vita mondana di una volta, ma anche Ischia, dove grazie a Tullio De Piscopo, “ieri sera ballavano tutti”, e ancora Ostia Antica con tanto di premio a Gianni Letta, ovviamente intervistato, sorridente.
Insomma, Minzolini può ancora migliorare.

Ad maiora

 

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