Lodi

Al Parco Adda Sud tornano a volare le lucciole

LuccioleLe lucciole (quelle vere) tornano a volare attorno a Milano e nelle campagne del Parco Adda Sud fra Lodi e Cremona. Il monitoraggio effettuato la scorsa estate dalle Guardie ecologiche volontarie in decine di comuni attorno al capoluogo lombardo e nel Parco Adda Sud, ha evidenziato come il popolare insetto sia di nuovo in circolazione dopo anni di sparizione a causa dell’inquinamento.
“E’ buon segnale per la salute dell’ambiente – spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – perché la presenza di questi insetti indica un minor degrado della qualità dell’aria, della vegetazione e delle acque”.
A parlare di lucciole e del monitoraggio effettuato attorno al capoluogo lombardo e nelle campagne del lodigiano e del cremonese, Domenico Barboni, appassionato studioso di questi insetti, che questa sera, 12 aprile, alle 20.30, presso la sede del Parco Adda Sud a Lodi in viale Dalmazia 11, sarà uno dei protagonisti della conferenza “Prendere lucciole per lanterne”.
“Sarà un viaggio nel microcosmo della natura dei nostri territori – spiega Maurizio Polli, responsabile delle Gev del Parco – dove accanto a cicogne e aironi, rondini e martin pescatore c’è anche una popolazione di insetti tutta da scoprire, come le lucciole”.
Si tratta di coleotteri con circa duemila specie in tutto il mondo, le più comuni in Italia sono la Lampyris Noctiliuca, la Lusitanica e l’Italica.
Il tema sarà al centro anche di una conferenza al Museo di storia naturale di Milano, lunedì 22 aprile ale 20.30.

Ad maiora

Quell’albero per Anna Politkovskaja a Tavazzano

C’era mezza Tavazzano ieri per l’inaugurazione del locale Giardino dei Giusti.
Prima di scoprire la targa, c’è stata una affollata cerimonia nel Teatro del Nebiolo, con letture di articoli di Anna e interventi delle autorità. Ma anche con i ragazzi delle Medie che spiegavano chi fossero i Giusti e cosa avesse fatto la Politkovskaja, prima di essere assassinata. Proprio la partecipazione di ragazze e ragazzi è stato l’elemento di forza di quanto successo ieri.
Non un’iniziativa piovuta dall’alto. Ma un percorso costruito, per mesi, con la città, che si è fatta così comunità.
Tanto per capirci, con il parroco (che è intervenuto alla cerimonia) che, durante le messe, ha invitato i fedeli a partecipare all’inaugurazione. E non si trattava di un evento religioso. Né veniva dedicato un albero a un prete o una suora.
Eppure fare comunità significa anche questo.
Giovedì scorso , nell’incontro che ho avuto con gli studenti (molto più maturi e sensibili di come vengano spesso rappresentati) mi è stato chiesto se fossi orgoglioso di essere italiano. Ho risposto di no, perché non amo un paese dove la massa – acriticamente – corre in soccorso dei vincitori.
La giornata di ieri mi spinge a essere più accondiscendente verso questo paese, fatto di mille sfaccettature, di migliaia di comuni (e pure di tante province!), di tante (belle) comunità.
Tavazzano è un piccolo comune lodigiano che ora ha un Giardino dei Giusti come molte grandi realtà in giro per il mondo.
Il fatto che il primo albero sia stato piantato per la Politkovskaja mi riempie di gioia. Racconta che gli sforzi fatti da Annaviva in questi anni per preservarne la memoria, non sono stati vani.
Ad maiora

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Oggi a Tavazzano viene piantato un albero per Anna Politkovskaja

Oggi alle 15.30 saremo a Tavazzano per l’albero ad Anna Politkovakaja nel locale Giardino dei giusti. Merito dell’amministrazione comunale e di Annaviva.
Giovedì sono stato nel comune lodigiano a un incontro su Anna coi ragazzi delle medie.
Questo il generoso post che mi dedica l’amico Giulio Cavalli.
Sono passati quasi sette anni dall’assassinio di Anna. Sempre senza colpevoli.
E noi siamo sempre qui a ricordarla.
A chiedere giustizia.
Ad maiora

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Uomini, non funghi (a lezione in una scuola di Tavazzano)

Mettete 85 ragazze e ragazzi di terza media in una grande aula. E per due ore sottoponetevi a una fila ininterrotta di domande: sul giornalismo, sul coraggio, sulla Russia (ma anche sull’Italia).
Ascoltateli mentre introducono l’incontro e mentre leggono lettere che hanno indirizzato ad Anna. Che non potrà più rispondere.
Nei post che scrivo su questo blog cerco di essere breve e raramente parlo delle mie sensazioni. Oggi violo entrambe le regole.
A Tavazzano, grosso comune alle porte di Lodi (noto per una grande centrale elettrica, un tempo a carbone ora a gas) le terze medie (quattro classi) hanno adottato, per decisione dei professori e del dirigente scolastico, il mio “Anna è viva” (Sonda) come libro di lettura.
Lo hanno fatto perché (in collaborazione con l’associazione Annaviva) l’amministrazione comunale di Tavazzano ha deciso di dedicare proprio alla Politkovskaja il primo albero del locale Giardino dei Giusti. Verrà inaugurato domenica alle 15. Qui si può leggere come gli stessi ragazzi che ho incontrato oggi ne parlino.
Sempre a Tavazzano, alla fine dello scorso anno, grazie agli Amici del Nebiolo e a Giulio Cavalli, è stato messo in scena (dalla compagnia teatrale LattOria) lo spettacolo “Elsa K.”, dedicato ad Anna e a un omicidio di una ragazza cecena che aveva seguito in prima persona).
Insomma, è stato quel che si può definire un percorso. Che stamattina mi ha visto partecipe, insieme ai veri protagonisti: gli 85 ragazzi di cui sopra.
Mentre leggevano quel che hanno percepito di Anna e della sua storia mi sono più volte emozionato.
Perché hanno colto l’essenza di una storia che si svolge in Russia ma che parla a tutti noi.
Nei loro testi, i ragazzi hanno più volte ripetuto una frase di Anna che adoro. Rivolta com’è a quella zona grigia che (a Mosca come a Roma e Milano) tace di fronte ai soprusi ed è sempre pronta a inchinarsi al capo di turno: “Per il mio sistema di valori è la posizione del fungo che si nasconde sotto la foglia. Lo troveranno, lo raccoglieranno e lo mangeranno. Per questo, se si è nati uomini, non bisogna fare i funghi”.
Cara Anna, stamattina ho trovato 85 ragazze e ragazze che si sono impegnati a non fare mai i funghi. A non nascondersi. A camminare a testa alta.
Che mi hanno insegnato molto.
Il merito è tutto tuo.

Ad maiora

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#salvaiciclisti Domani corteo a due ruote nel lodigiano per ricordare #Altea

Ricevo e volentieri pubblicizzo questo corteo ciclistico che si svolgerà domani per ricordare l’omicidio della giovane scout.

Questo il sito della Fiab: http://fiab-onlus.it/bici/

Ad maiora.

……………

Ad una settimana dal tragico incidente in cui è stata spezzata la giovane vita di Altea, la cui unica “colpa” è stata quella di aver scelto una bicicletta per muoversi con i suoi amici, manifestiamo in bicicletta il nostro dolore per questa ennesima perdita e soprattutto per dire BASTA!

 BASTA a questa mattanza quotidiana sulle nostre strade!

BASTA a questo modello di mobilità che perde di vista le persone e assedia le nostre città!

BASTA a questa arroganza di tanti automobilisti che vivono gli altri utenti della strada come un fastidioso “contrattempo”!

BASTA a questa politica che si nasconde dietro al dito dell’ipocrisia, piange morti sui giornali e televisioni ma non ha il coraggio di attuare politiche per un nuovo modello di mobilità realmente sostenibile.

 La manifestazione partirà con tre biciclettate da Melegnano, Paullo e Lodi per convergere a Casalmaiocco all’incrocio teatro del tragico evento.

Il programma da Melegnano prevede:

RITROVO alle 14 in Piazza della Vittoria, di fronte al Castello.

PARTENZA alle 14.30 alla volta di Casalmaiocco.

La biciclettata si snoderà lungo le vie Emilia e Pandina per entrare poi a Vizzolo Predabissi e ripercorrere il tragitto fatto per l’ultima volta da Altea e i suoi amici.

RITROVO alle 15.15 a Casalmaiocco in Piazza di fronte al Municipio per attendere i bici manifestanti da Lodi e Paullo. Insieme poi si raggiungerà l’incrocio sulla strada Sordio-Bettola per la conclusione della manifestazione.

 “Invitiamo tutti a manifestare con noi il proprio sdegno per una situazione non più sopportabile” – dichiarano i promotori della manifestazione – “Invitiamo soprattutto politici ed amministratori ad essere presenti ed ascoltare le richieste dei cittadini. A loro non daremo parola perché siamo stanchi di troppe dichiarazioni cui non ha fatto seguito la concretezza degli atti.”

 “Alla politica e agli amministratori pubblici, che hanno enormi responsabilità per questa mattanza sulle nostre strade, chiediamo solo di essere umili e silenziosamente rispettosi del dolore e rabbia dei cittadini, ma anche attenti alle richieste e proposte per un nuovo modello di sviluppo, che include anche un diverso modello di mobilità, che non solo è possibile ma è indispensabile se vogliamo dare un futuro ai nostri figli.”

 La manifestazione è promossa dalle associazioni FIAB di Melegnano, Lodi e Paullo e dal Coordinamento FIAB della Regione Lombardia e hanno dato la loro adesione, fino a questo momento: il circolo Legambiente Arcobaleno di Melegnano, il WWF Sud Milano, il Comitato NO TEM, La Stazione delle Biciclette di San Donato Milanese, l’associazione KM0 di Melegnano, gruppo #salvaiciclisti di Pavia, comitato “Vivere meglio la città” di Melegnano.