L’assalto alla Dubrovka: meglio non cogliere quel cardo rosso

Una libreria con un nome davvero evocativo Gogol&Company (via Savona 101, Milano) ha fatto da scenario ideale per lo spettacolo “Cardo rosso” di Maddalena Mazzocut-Mis. Organizzata da Annaviva e dall’associazione culturale lattOria, la serata ha visto un pubblico numeroso e immobile seguire la rappresentazione teatrale dell’assalto al teatro Dubrovka. Proprio sulla confusione di ruoli tra i protagonisti e il pubblico, chiamato involontariamente a essere parte in gioco, si basa questa tragedia che ha come protagonisti soldati russi e ceceni ma e anche e soprattutto donne cecene e russe che, nei differenti ruoli di vittime e carnefice, stabiliscono qualche sincopata forma di dialogo.
Una rappresentazione che serve per squarciare il silenzio che accompagna quella tragedia. Un silenzio rotto, tuttora e drammaticamente, a Mosca come nel Caucaso, dal susseguirsi di attentati, cui molti sembrano essersi abituati come fossero parte della vita.
I sei attori che hanno impersonato i protagonisti di questo dramma erano vestiti di nero, mentre la ragazza che cantava “Cardo rosso” aveva il colore di questa pianta, vivace se cresce nel suo habitat. Ma che si spegne una volta colto.
Ad maiora.

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