Nelle intercettazioni sul giro di tangenti che ieri ha portato in carcere una decina di persone in Lombardia, il passaggio di mazzette veniva in codice chiamato “Big Babol”.
Non ci hanno messo molto investigatori e inquirenti per capire che funzionari, imprenditori e politici non si riferivano alle gomme da masticare ma alle banconote da 500 euro che hanno lo stesso colore di quelle che a Milano chiamiamo cicche.
La pezzatura da 500 (Big Babol in questo codice) fanno gola a molti, difficilmente per buoni motivi. Tanto che a Londra è stata vietata:
Ma il riferimento a quello storico chewing-gum fa capire che l’età di questi presunti corrotti e corruttori non deve essere verde. Le Big Babol (che pure sono ancora in commercio e che piacciono ai bambini per le enorme bolle che si riescono a fare) sono state un must negli anni ’70-’80.
Non a caso molti degli spot hanno come protagonista Daniela Goggi che ha canticchiato per tre anni il motivetto (che avrà fatto venire la carie a molti):
Ma anche Bud Spencer che a quei tempi stendeva a cazzottoni tutti i cattivi:
Per fare capire come sia cambiato il paese in trent’anni, basti guardare la differenza delle pubblicità che aprono e chiudono questo post.
Lo slogan “A noi piacciono gommose” sembra un tipico frutto del ventennio berlusconiano.
Ad maiora.