#Crisi #furti e capretti macellati con le selci

La crisi e le sue conseguenze imperano sui quotidiani, nazionali e locali, di oggi.

I furti di cibo sulla Provincia di Como: “Va a ruba la verdura di stagione. Diciassette furti in quattro mesi. Azzerato il raccolto delle cipolle di Tropea, su 1100 ne sono rimasti solo 3. Il titolare dell’azienda: “Ora puntano su zucche e castagne”.

Da La Provincia di Varese cosa fare dopo: “Perdi il lavoro? Il Comune ti affida un orto da coltivare”. Sperando che nessuno venga a rubarti il raccolto.

Raccolto che deve sopravvivere alle manine anche al super. Sulle pagine milanesi di Repubblica: “Parmigiano, colla, creme. Un bottino da 20 milioni in tasca ai taccheggiatori. Boom di furti nei market, c’è chi espone solo le etichette”.

Per chi è senza casa, si avvicina ahinoi l’inverno. Da la Provincia Pavese: “Tenda a fuoco, gravissimo un senzatetto. L’incendio nel parcheggio di Nazario Sauro, il 45enne è rimasto avvolto dalle fiamme mentre preparava la cena”.

Tristezza infine letta su La Provincia di Como: “Massacrano i caprioli”. Rivolta degli animalisti. A Brunate lezioni di macellazione con le selci, come nel Paleolitico. Il sindaco: “Un equivoco, solo capretti pronti per il mercato”.

O siamo noi i capretti pronti per il mercato?

Ad maiora

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