Statale

Il dolore e la televisione, spettatori delle sofferenze altrui

Si parte sempre da quanto accaduto a Vermicino per capire la tv del dolore di oggi: quelle 18 ore di diretta televisiva hanno segnato indelebilmente la storia visuale del nostro paese. La tesi di Erica Luraschi in discussione alla Statale di Milano affronta il tema del perché a molti piaccia essere spettatori delle sofferenze altrui. Ognuno con finalità e intensità diverse. Ma comunque è qualcosa che si perde nella notte dei tempi.
Per questo la Luraschi parte dalla tragedia greca per spiegare come sia cambiato il racconto del dolore. Se ieri non veniva messo in scena quello fisico oggi sembra essere ineludibile, al centro di ogni racconto televisivo. Spesso e volentieri (per ragioni di marketing o anche semplice ignoranza) anche morboso.
Le immagini del dolore, oggigiorno non lasciano più spazio all’immaginazione. Mostrano tutto quel che va mostrato. In modo superficiale. A lezione nostro sempre come sia stato trattato mediaticamente il caso , con quella zoomata sul calciatore morente. Mandata in onda non solo in diretta ma anche in differita. In una sorta di agghiacciante loop.
La catarsi che cerca di realizza e consuma quelle immagini è segno della decadenza della nostra società.
Ad maiora

La televisione francese nel 2013: un’analisi dell’offerta proposta, della regolamentazione legislativa e dei telegiornali

Come funziona la tv francese? Lo spiega, con dovizia di particolari la tesi (in discussione in questi giorni in Statale) di Lucia Bellezze, studentessa che ha approfittato del periodo di Erasmus per analizzare la televisione d’oltralpe.
La tesi parte dalle differenze tra la tv italiana e quella francese, per poi spiegare come sia diversa l’offerta dei nostri cugini anche in considerazione dell’esistenza della France d’Outre-mer che richiede una televisione e una programmazione ad hoc.
Viene quindi spiegato il funzionamento dei canali nazionali (da Tf1 a La Cinquième, da Canal Plus a M6) ma anche, appunto, di quelli d’oltremare (da Guadeloupe 1ère a Nouvelle Calendonie 1ere).
Interessante la parte in cui la Bellezze pone a confronto e analizza un periodo di tv italiana e tv francese. Anche in quest’ultima la prevalenza di politica nazionale toglie spazio al resto delle notizie. Là ci si basa molto su lunghe interviste, capaci di affrontare con più profondità gli argomenti trattati.
Il sensazionalismo comunque ha contagiato anche i colleghi francesi.
Insomma, strutture diverse per questi due mondi dell’informazione televisiva. Vicini, non solo geograficamente.
Ad maiora