politica

Spezzatino elettorale (racconto semiserio su calcio e politica)

Stamattina venendo a Empoli ho sentito in radio il Ministro dell’Interno annunciare che avrebbe chiesto al governo (di cui è parte) di votare non solo la domenica ma anche il lunedì per le prossime tornate elettorali amministrative.

Il Ministero dell’Interno, se non ricordo male i miei studi giuridici, è proprio deputato a organizzare le elezioni. E sul sito del Minstero il 5 giugno è indicata come data unica del prossimo voto.

Dato che sono passato dal bordocampo della politica a quello del calcio, mentre attraversavo la Variante di Valico, ho immaginato un Renzi che innervosito con Alfano, per questa uscita, decide di togliergli l’organizzazione delle prossime amministrative. E di affidarle alla Lega Calcio, anzi a Infront, che ora è controllata dal colosso cinese Wanda. E visto che i cinesi cominciano anche in Italia a contare sia a livello elettorale (vedi primarie milanesi) sia calcistico (acquisizione dell’AC  Milan) tutto avrebbe, pur nella finzione di questo canovaccio, un senso. 

Dunque Infront-Wanda, con la consulenza della Lega di Serie A, avvia le pratiche per organizzare al meglio il prossimo election Day. 

Hai detto Day?, chiederebbe subito uno dei dirigenti Infront. 

Sì, day! Non le piacciono questi anglicismi?

No, no – risponderebbe la controparte – vorremmo solo fosse trasformata in days

Perché ?

Perché il pubblico a casa ha diritto di seguire le elezioni nella varie città in prima serata. Così facciamo contenti tutti (anche le TV a pagamento che questo pubblico lo coccolano).

Ah!, come succede per il calcio dove persino l’ultima giornata di campionato, domani, non ha più la contemporaneità, senza alcuna partita la domenica alle 15.

Ma sì, sono cose superate quelle! Il pubblico vuole lo spettacolo. Vuole seguire da casa le sfide. Così anche se poca gente partecipa al voto, noi facciamo un grande show e tutti sono contenti.

Seguendo questa logica, le prossime giornate elettorali potrebbero essere ridotte a spezzatino, esattamente come succede per il calcio di casa nostra (con stadi deserti e tanti soldi alle squadre che arrivano dalle TV a pagamento, con bandi di gara che avete visto poi come sono state organizzati).

Ecco la mia surreale proposta:

Venerdì 3 giugno alle 18 spoglio elettorale di Cagliari.

Alle 20.45 di Bologna.

Sabato 4 giugno, ore 18 spoglio elettorale di Trieste.

Alle 20.45 si aprono in diretta TV le urne di Milano.

Domenica 5 giugno alle 12.30 spoglio elettorale di Torino.

Alle 18 di Napoli.

Alle 20.45 il gran finale con l’apertura delle urne di Roma, la partita più attesa.

Ovviamente la prima intervista al vincitore (anche parziale) va fatta fare in esclusiva alla pay-tv che ha vinto la gara per i diritti sportivo-elettorali.

Fantasie da Variante di Valico. O incubi dietro l’angolo?

Ad maiora

Tg polacchi e italiani: somiglianze e differenze

Come si sono organizzati i tg polacchi dopo la caduta del Muro di Berlino e della dittatura sovietica? E’ il tema al centro dell’attenzione di vin discussione alla Statale di Milano.

La studentessa analizza la storia dell’informazione televisiva polacca per arrivare ai giorni nostri. Anche in Polonia c’è un sistema misto pubblico-privato per quanto riguarda le emittenti tv e anche in questo paese europeo i programmi di informazione sono ormai abbastanza standardizzati. Da un sistema super centralizzato si è passati ad uno policentrico.

Le principali differenze con i tg italiani, oltre che le edizioni sono minori, consistono nell’assenza di meteo e di sport. La più grande somiglianza è che anche i tg polacchi sono invasi di politica. E, come i nostri, solo di politica nazionale. Difficile costruire un’identità europea se ognuno si interessa solo al proprio orticello.

Ad maiora

Hacker contro Articolo21

Prima il furto di sette computer poi, oggi, l’attacco degli hacker. Trecento i documenti cancellati definitivamente, con una ricerca accurata dei pezzi che parlavano di mafia, di criminalità organizzata e di politica. Interviste e inchieste sugli intrecci tra partiti e cosche.

Questa la denuncia on-line:

http://www.articolo21.org/1625/notizia/ennesimo-grave-attacco-hacker-contro-il-sito-di.html

Il sito di articolo21.org (con il quale anche chi scrive collabora) non piace a qualcuno, anzi temo a più di uno. Il direttore di Articolo21, Stefano Corradino, ha sporto denuncia alla Polizia delle telecomunicazioni. Speriamo che individuino le manine che stanno intervenendo contro una voce libera dell’informazione on-line.

Spiega Corradino: “Anche oggi, come successo per altri attacchi hacker, l’operazione chirurgica contro il nostro giornale on-line si è scatenata in coincidenza con la pubblicazione di un nuovo intervento di Roberto Morrione, direttore di Libera informazione”.

Secondo chi gestisce il sito, l’attacco è da attribuire anche alla recente campagna lanciata in difesa delle prerogative del presidente Napolitano.
Non è la prima offensiva degli hacker contro Articolo 21. “Era già capitato – commenta Corradino – e guarda caso proprio in coincidenza della nostre campagne che denunciavano pesanti connivenze tra la politica e i clan”. Il sito annuncia di non voler abbassare la testa: “Non ci fermeranno e e continueremo con le nostre battaglie quotidiane di libertà e giustizia”.

Agli amici di Articolo21, che –peraltro – hanno sempre sostenuto le battaglie in ricordo di Anna Politkovskaja, vada un abbraccio solidale.

Non mollare!