Grecia

Domani sera a Speciale TG1 “Il viaggio più lungo: Rodi-Auschwitz”

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Se non l’avete ancora visto nelle prime proiezioni cinematografiche non oerdetevi domani sera in seconda serata su Rai1, il film-documentario di Ruggero Gabbai sulla deportazione (e distruzione) della comunità ebraica di Rodi, deportata (e annientata) nei campi di sterminio nazisti. Dei 1820 ebrei sopravvissero in 150. Nessuno rientrò a Rodi (le case furono subito occupate dai greci, alla fame).
Nel filmato compaiono tre sopravvissuti che raccontano, ognuno in base alla propria prospettiva e sensibilità, quel vergognoso viaggio verso la morte: Sami Modiano, Alberto Israel e Stella Levi. La testimonianza di quest’ultima è a mio avviso quella più toccante (e imbarazzante per chi vive nella penisola): lei, che scelse l’Italia, si sente tuttora tradita proprio dagli italiani, capaci di cacciare (con le leggi razziali applicate in tutto l’Impero mussoliniano) gli ebrei da scuole e lavoro e preparare il terreno alla ferocia nazista.
Un film da vedere e su cui riflettere.
Questo il trailer:

Ad maiora

Chrissi Island

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È una meta inevitabile per chiunque vada in vacanza a Creta. I traghetti partono da Ierapetra e il costo varia a seconda di dove acquistate i biglietti. Noi abbiamo pagato 10 euro per andata e ritorno.
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L’unico elemento negativo è che non si può stare tanto sull’isoletta greca. Si parte alle 10.30 e si torna nel primo pomeriggio.

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Il traghetto è affollato, soprattutto da chi viene in villaggio vacanza (abbastanza surreale come scelta). E quindi quando sbarcherete lo farete insieme a centinaia di persone. Una scena che mi ha ricordato le tartarughe che vanno tutte assieme a deporre le uova.

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Le indicazioni vi portano sulla spiaggia più rinomata dell’isola greca (disabitata e selvaggia).
Se come è capitato a noi c’è vento forte su questa spiaggia, posta a nord, è impossibile stare a prendere il sole o fare il bagno:

Meglio quindi tornare a sud della piccola isola (10 chilometri di larghezza), anche se non c’è sabbia così fine (ma il Mar Libico resta pulito e ricco di pesci colorati).

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Si è circondati da una magnifica macchia mediterranea.

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Gli ombrelloni con due sdraio costano 10 euro (contro i 6/7 di Ierapetra). Sull’isola c’è un solo, affollatissimo, bar.

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Noi, salvo che per bere, ci siamo arrangiati con panini e spiaggia libera.
Chrissi Island va vista, ma tornando a Ierapetra non ci lascerete il cuore.
Creta è d’altronde davvero bella.

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Ad maiora

L’estate greca di Giuseppe Ciulla

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4000 chilometri per girare tutta la Grecia, cercando di evitare il “buco nero” di Atene. Il collega Giuseppe Ciulla ha appena pubblicato (per Chiarelettere, per chi se no) un reportage di viaggio nel paese più in crisi d’Europa.
Una crisi che Ciullia, nella sua “Estate in Grecia” racconta attraverso le storie di chi vive al confine: quello turco, ma anche il Monte Athos. Tra gli italiani fuggiti qui (e che non vogliono tornare neanche morti a Milano). E tra chi ha lasciato le città per tornare a una vita agreste, seguendo le regole del “philotimo”, lo spirito greco che tiene insieme questo affascinante paese.
Giuseppe, per viverlo fino in fondo ha vissuto “da greco”, usando i mezzi pubblici e le scarpe, come le inchieste di una volta.
Un libro da leggere per i tanti che questa estate (crisi o non crisi) sceglieranno la Grecia per le proprie (brevi) vacanze.
Il volume è stato presentato ieri sera al Circolo del Talenti di Milano, con il console Papadopoulos e i rappresentanti della comunità ellenica.
Ad maiora