Molti più pezzi di quanti prevedessi intorno all’Italia sui siti mondiali.
Partiamo dalla Frankfurter Allgemeine che in home page ha una foto del corteo di sabato della Fiom e un titolo che parla di “milioni di italiani in difficoltà”, aggiungendo che, causa crisi, un italiano su cinque non può riscaldare l’appartamento. Se almeno arrivasse ‘sta maledetta primavera!
Sky News ha invece in bella evidenza il rinvio a giudizio per Capitan Schettino. Il processo inizia il 9 luglio.
Un tema prettamente culturale campeggia sul Pais: l’amore di Pasolini per Roma. Il tutto perché Barcellona dedica al tema una mostra al Centro de Cultura Contemporánea.
Si parla di Cannes sulla Zeit, raccontando – in maniera critica – il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi.
Vari quotidiani approfondiscono invece l’argomento (a me caro) social network. Al Aabiya racconta delle misure di sicurezza adottate da Twitter dopo gli attacchi degli hacker vicini al regime siriano. L’Indipendent spiega invece che i giovani stanno abbandonando Facebook per approdare a Twitter. Era ora.
Per lo sport, El Mundo raccoglie le bellicose dichiarazioni di Alonso prima del GP di Montecarlo, mentre il Guardian celebra la vittoria di tappa di Visconti al Giro d’Italia.
Ad maiora
Fernando Alonso

Spagna, avanti tutta
Non c’è uno sport nel quale la Spagna non stia stravincendo. Se come diceva una volta quello che i giornalisti italiani chiamano il “premier” l’ottimismo e le vittorie sportive possono aiutare il Paese, gli iberici staranno volando.
Nel calcio, in due anni la nazionale ha vinto gli Europei e i Mondiali, grazie ai gol di Villa.
Oggi al Tour de France ha trionfato Alberto Contador Velasco (nato a Madrid, classe 1982). Lo spagnolo aveva già vinto la Grand Boucle nel 2007 e 2009, mentre nel 2008 aveva battuto tutti al Giro d’Italia e la Vuelta.
A Hockeneim, in Germania, nel pomeriggio – soprassi sospetti a parte – sul gradino più alto del podio della Formula Uno è salito Fernando Alonso (classe 1981, di Oviedo, come il cantante Melendi). Il pilota ora Ferrari, con la Renault ha vinto il Mondiale nel 2005 e nel 2006.
Mentre scrivo si corre invece la MotoGp a Laguna Seca (Usa). Il leader della classifica è al momento Jorge Lorenzo (classe 1987, nato a Palma del Maiorca). Il campioncino spagnolo guida il torneo anche perché Valentino Rossi, alla sua prima frattura seria, ha saltato un po’ di gare.
La 125 è guidata da Marc Marquez, classe 1993, nato nella catalana cittadina di Cervera.
Anche la Moto2 è capeggiata da uno spagnolo: Antonio Elias, nato in Catalogna, a Manresa nel 1983.
Nel tennis il numero uno è si chiama Rafa Nadal: classe 1983 è delle Baleari, di Manacor. Ha vinto otto titoli del Grande Slam e pure le Olimpiadi del 2008. E’ tornato in cima al mondo tennistico il 7 giugno.
Insomma, vittoria su tutti i fronti, sportivi.
La Spagna ci batte anche nei finanziamenti alle auto elettriche (590 milioni, stanziati ad aprile), nell’agricoltura biologica (un milione e trecentomila ettari, trecentomila più che da noi), nelle linee del metrò (a Madrid 15, Milano e Roma insieme ne hanno 5). Solo per fare tre esempi, non sportivi.
E ora l’allenatore (portoghese) dell’Inter che ha vinto tutti i tornei è andato in Spagna, nella capitale a cercare un nuovo Triplete. Da Madrid viene Rafa Benitez, allenatore spagnolo dell’Inter. Nel suo palmarès ha una Champions e una Uefa, due campionati spagnoli e una Coppa d’Inghilterra.
Ah, palmarès è una parola di origine latina, ma si pronuncia alla francese. Ormai sembra un termine spagnolo.
Ad maiora.