Si è conclusa positivamente la missione di “turismo responsabile” di Annaviva a Mosca. È stata la seconda per noi.
Tre anni fa andammo nella capitale russa per quello che avrebbe dovuto essere il 50esimo compleanno di Anna Politkovskaja se non fosse stata assassinata (da sconosciuti, soprattutto a livello di mandanti) il 7 ottobre 2006. Ci recammo sulla tomba di Anna e incontrammo la sua famiglia, oltre al direttore del giornale per cui lavorava – Novaja Gazeta – Muratov.
Oggi (come allora) siamo stati in visita nella redazione della Novaja. Il nostro meeting sempre con il vice direttore Yaroshevskij l’altra volta fu nella mensa redazionale. Questa invece intorno al tavolo dove si svolge la riunione di redazione, sotto gli sguardi dei caduti, le foto di Anna e gli altri cinque reporter della Novaja uccisi per il loro mestiere.
Anna dall’alto ci ha un po’ guidato nella sua Mosca. L’impressione è stata evidente a tutta la delegazione (eravamo in nove, partiti da Milano e Roma) domenica, usciti dagli uffici del Centro stampa indipendente. Quando, dopo un centinaio di metri, siamo arrivati, senza saperlo, sul luogo dell’assassino di Stanislav Markelov (avvocato di Anna e della famiglia Kungaeva) e Anastasia Baburova (stagista alla Novaja) ci siamo stupiti ed emozionati.
In fondo, eravamo lì anche per loro (avendoli commemorati in una manifestazione pubblica – con i radicali – nel centro di Milano, a pochi giorni dall’assassinio, a opera di una coppia di neonazisti).
In giro sembravamo un gruppo di turisti che poi in realtà, ogni tanto, entrava in un palazzo per incontri veramente importanti e toccanti: come quello con Boris Nemtsov, noto oppositore del regime. Oltre alla Novaja, anche la visita alla redazione dell’Eco di Mosca è stata davvero formativa. E davvero interessante la conferenza stampa dell’ong Golos (osservatori elettorali). Curiosamente, oltre all’amica Marta Allevato dell’Agi, in quegli uffici del Centro della stampa indipendente, dove venivano denunciati brogli e attacchi cibernetici ai siti di informazione, eravamo gli unici (anche giornalisti) italiani presenti.
Personalmente, il momento che ho trovato più toccante è stato nel cinema del centro moscovita dove per la prima volta veniva proiettato un film dedicato alla vita di Anna Politkovskaja. Quel lungo applauso che ha accompagnato la fine della proiezione (alla vigilia del voto che al momento ha ridimensionato la predisposizione imperiale di Putin) è stato davvero, nel suo piccolo, un momento storico:
http://www.youtube.com/watch?v=QHYPVsyQSYg
Per noi di Annaviva – nati per onorare la memoria di Anna Politkovskaja e portare avanti le sue battaglie civili – essere in quel luogo quella sera ha significato che il percorso fatto in questi anni è stato giusto e che è quella la strada da battere. Senza sosta.
Per questo stiamo lavorando perché a Milano ci sia una vita dedicata ad Anna.
Per questo a marzo, per le presidenziali, tornereremo tutti assieme a Mosca.
Ad maiora.
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