Poca Italia sui siti mondiali. Vendiamo all’estero solo il Papa e il calcio.
Partiamo dal primo.
L’Argentina Nación parla delle canonizzazioni avvenute ieri: sono i primi santi di Papa Francesco.
Gli altri quotidiani digitali si concentrano più sulle posizioni anti-abortiste del Vaticano. Come Le Figaro che titola sul Papa che difende l’embrione.
Allarga il discorso a livello europeo El Pais.
Passiamo al calcio.
Gli insulti razzisti a Balotelli che ieri sera hanno fatto interrompere Milan-Roma sono in bella vista sul sito della Cnn.
Ma tra gli sportivi italiani, quelli più in voga sono gli allenatori: con i guai di Mancini e i successi di Ancelotti.
Infine spazio alla vittoria di Alonso sul Guardian.
Ad maiora
aborto

L’aborto, il cancro e gli sciamani
Aborto. Sembra il tema preferito dai politici di qua e di là dall’Atlantico, ma anche di qua e di là dal Tevere. Barack Obama è riuscito a sbloccare la sua storica riforma sanitaria solo dopo aver giurato a una serie di deputati democratici recalcitranti che avrebbe riaffermato il divieto a utilizzare fondi federali per l’interruzione della gravidanza.
Ieri il cardinal Bagnasco, a capo della conferenza dei vescovi, ha emesso il suo proclama elettorale invitando i fedeli a votare tenendo conto dell’aborto definito “ecatombe progressiva”. In pillole (per usare una metafora assennata) l’invito è a non votare la Bresso in Piemonte e soprattutto la Bonino nel Lazio, dove sarebbe a rischio il sistema sanitario cattolico.
È curioso come a tanti uomini interessi in modo così morboso il tema dell’aborto, come se per le donne che lo scelgono questa fosse una passeggiata, un passatempo, un anticoncezionale. E non spesso un dramma personale.
Ma ormai è tutto mischiato. Il privato è diventato pubblico, come sognavano i rivoluzionari dei tempi che furono (ma con altri intenti, spero). E la campagna elettorale per le Regionali viene fatta sulla lotta all’aborto ma anche a quella sul cancro.
Misteri di una politica sempre più in mano agli sciamani.
Ad maiora