Salve, sono quella che soffre di deformazione di genere.
Sì, ce l’ho particolarmente lungo. Il rancore. Il malanimo. Il dispiacere, ogni volta che ci sono (cioè spesso) casi come quello di Ashley Olsen, l’americana uccisa da un ragazzo senegalese a Firenze, senza un vero motivo.
E a quelli che commentano “Se l’è cercata”, vorrei ricordare che:
– Ashley Olsen stava applicando, appunto, i nostri valori occidentali: si riteneva libera di andare a letto con chi le pareva, senza dover rischiare la vita (e poi pure le scemenze di chi commenta la sua morte);
– che Ashley Olsen era extracomunitaria, esattamente quanto il senegalese che l’ha uccisa, ma nessuno l’ha mai apostrofata come “extracomunitaria”. Perché le parole sono divise, angolazioni, dichiarazioni d’appartenenza (di te che le dici, non di quelli che cerchi di definire). Sì, lei era “regolare” e lui no, ma sempre extracomunitaria, checché voi pensiate…
View original post 433 altre parole
Si può anche dire in altro modo: senegalese o no, se uno o una si porta in casa il pusher, ci tira insieme la coca, sarà anche libero di fare quello che vuole, ma che questo non sia un comportamento a rischio non lo si può negare. Non credo che questo fatto possa essere accostato ai fatti di Colonia dove lì sì è in gioco la difesa dei valori occidentali.
Le ultime righe del post che ho condiviso dicono proprio questo. Ma anche se ti porti a casa – o a letto – il pusher, questo ti uccide in quanto “uomo”, che sente di essere “superiore”. Che, a ben vedere, è lo stesso meccanismo si ripropone ovunque. Purtroppo
ciao andrea
acuta osservazione la tua su questo post in merito a questo fatto di cronaca,.
complimenti per i contenuti del tuo blog molto dotti. il mio blog magari tratta cose piu “leggere” ma se ti va di far una visita ogni tanto ne sono lieta
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
Grazie. Ho visto il blog. Davvero ben fatto! Ciao!!
grazie a te andrea:-)