Oggi potrebbe essere una buona giornata per andare a Lubiana per vedere la nostra “Tito, a Yugoslavian Icon”, che rimarrà aperta nella capitale slovena fino al 28 febbraio.
La mostra ripercorre la vita del presidente jugoslavo, carica cui fu eletto proprio il 13 gennaio 1953 e che tenne fino al 4 maggio 1980, giorno della sua morte. Che fu, di fatto, anche la fine della Jugoslavia.
Nella mostra, organizzata nella capitale slovena (la prima a lasciare, con la Croazia, la Jugoslavia, senza più Tito) non solo le foto della mirabolante vita del partigiano-presidente, ma anche l’iconografia della vita del paese a quel tempo.
Ci sono anche cimeli storici e una sezione dedicata al funerali che coinvolsero tutti gli jugoslavi.
Non manca nemmeno un accenno alle ombre nella storia di Tito, con gli oppositore politici spediti sull’isola Calva.
Una mostra iconografica e interessante. Aperta pochi giorni dopo la scomparsa della vedova del dittatore, Jovanka Broz, morta ad ottobre a Belgrado. Ultima icona di un regime che rivive ormai solo in musei, libri di storia e ricordi.
Ad maiora