Da quando la Russia si è aggiudicata le olimpiadi invernali del 2014 a Sochi, ha avuto a che fare con varie situazioni problematiche, da un’innalzamento dei costi alle rimostranze storiche della diaspora circassa, alle preoccupazioni per una rivolta islamica nel Caucaso del nord. Ma c’è un problema che le autorità non hanno previsto, né sembrano ancora capire, e che ora rischia di rovinare le ambizioni russe.
La legge, firmata dal presidente Vladimir Putin a giugno sulla “propaganda di rapporti sessuali non tradizionali” tra i minori fino a ora non ha portato a nessun caso. Come per altre mosse recenti, a esempio il divieto di adozioni da parte degli americani e la criminalizzazione della bestemmia, il movente sembra più politico che morale. Un deputato di Russia Unita parla di proteggere il Paese contro la “distruzione dei suoi codici culturali fondamentali”. Codici che si semplificano in anti occidentale, anti…
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