L’Europa torna, finalmente, a occuparsi del caso Tymoshenko. L’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, si dice “profondamente preoccupata per la situazione di Yulia Tymoshenko”, che, come confermata dall’Ufficio del difensore civico di Kiev, ha subito violenza fisica durante il trasferimento dalla prigione all’ospedale nei giorni scorsi.
La Ashton si preoccupa anche dello sciopero della fame di protesta avviato dall’ex primo ministro ucraino (condannata per un processo squisitamente politico) e lancia un appello al regime di Kiev perché “assicuri il pieno rispetto del diritto della Tymoshenko ad un’adeguata assistenza medica in un’istituzione appropriata”.
La rappresentante della Ue ha chiesto anche, “come segno della loro volonta’ politica di chiarire la situazione, di permettere all’ambasciatore dell’Ue, accompagnato da specialisti medici indipendenti, di visitare in prigione la Tymoshenko”.
Ad maiora