Le due esponenti delle Pussy Riot, il gruppo rock-punk che ha fatto vari blitz in Russia, rimarranno in carcere fino al 24 aprile, quando ci sarà il processo.
Fatale è stato lo “spettacolo” improvvisato nella Chiesa di Cristo Salvatore nella settimana pre elettorale.
Eccolo:
Inutile per loro la richiesta di scarcerazione:
L’obiettivo di questo gruppo è denunciare , platealmente, il “macho Putin” e la sua politica paternalista e sessista:
http://gaymagazine.likepage.it/2012/02/25/dalle-pussycat-dolls-alle-pussy-riot-e-la-russia-comincia-a-tremare/
“Madre di Dio, caccia Putin” era stato il ritornello cantato in Chiesa dalle Pussy Riot. Con una dura reazione del clero ortodosso:
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/russia-ortodossia-ortodhoxy-ortodoxia-12884/
Temo resteranno in carcere un po’.
Ad maiora
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