Sabato a Milano, Annaviva tornerà a occuparsi della libertà di stampa in Ungheria. Dopo il presidio sotto il consolato ungherese di qualche giorno fa, questa volta daremo voce a un giornalista che guida una radio indipendente – Klub Radio – che il regime ha, con uno stratagemma, deciso di chiudere. Alle 11 all’Ostello bello.
Seguono i dettagli nel comunicato di Annaviva.
Ad maiora.
……………
NON DIMENTICHIAMOCI L’UNGHERIA!
SALVIAMO KLUB RADIO!!
Passata l’ondata di indignazione seguita all’introduzione, dal primo gennaio, della nuova costituzione, nazionalista e xenofoba, sembra essere calato il silenzio su quel che accade in Ungheria.
Eppure a Budapest si susseguono manifestazioni di protesta, ma anche di sostegno al governo Orban. Questi, seppur azzoppato da una crisi che non ha saputo gestire, prosegue le sue azioni per minare le giovani fondamenta della democrazia ungherese.
Uno dei diritti sotto attacco della destra ungherese è certo quello alla libertà di informazione.
Per questo l’associazione Annaviva (che l’11 gennaio ha organizzato un presidio di solidarietà davanti al consolato ungherese di Milano) ha deciso una nuova iniziativa per raccontare anche in Italia quel che accade e mantenere la pressione sul regime di Budapest.
Sabato 11 febbraio
ore 11
Ostello Bello di Milano (via Medici 4)
Ungheria, libertà di stampa a rischio. Non chiudete Klub Radio!
Partecipano:
Andras Arato, direttore Klub Radio Budapest
Danilo de Biasio, direttore Radio popolare Milano
Modera:
Andrea Riscassi, giornalista Rai
Klub Radio è una nota radio indipendente di informazione di Budapest:
http://www.klubradio.hu/index.php?id=215
Ne è stata di fatto sancita la chiusura mettendone all’asta le frequenze e assegnandole a una radio commerciale.
Questo quel che succede:
http://expost24.com/2012/01/28/londa-nera-spegne-klub-radio-budapest/
Questo il corteo di solidarietà con la radio, organizzato in Ungheria pochi giorni fa:
http://iphone.france24.com/en/20120122-hungary-protest-klub-radio-voice-media-viktor-orban-eu
Non mancate!
Fate sentire la vostra vicinanza ai democratici ungheresi!
Grazie, Andrea!
Grazie a te, Elisa!