Dagli amici della diaspora cecena e dall’associazione Annaviva riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo (tradotto da Sara Bicchierini) sul caso di un rifugiato ceceno che rischia di essere mandato in Russia. Ci auguriamo che il caso spinga qualche parlamentare italiano a un’interrogazione ai ministeri competenti.
ULTIMA ORA: Nel frattempo l’uomo sembra sia stato trasferito nel carcere di Benevento. Stiamo cercando di metterci in contatto con l’avvocato.
Ad maiora.
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Alcuni media italiani (sito Blitz quotidiano: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/cecenia-un-presunto-terrorista-fermato-in-friuli-981637/, ndt) hanno riportato la notizia di un rifugiato ceceno arrestato in Italia che rischia l’estradizione in Russia.
Secondo le notizie, nella notte del 9 ottobre Rinat Ibraev (nato nel 1982), la moglie Khava Abubakarovna Bantaeva (nata nel 1988) e i loro figli di 1, 3 e 5 anni sono stati arrestati nella città di Tarvisio nei pressi di Udine mentre si dirigevano in auto verso il confine italo-austriaco. Ibraev si trovava in Italia per una visita a dei parenti e si stava recando in Austria per incontrare altre persone. La polizia italiana ha spiegato che c’è un mandato di cattura internazionale dell’Interpol nei confronti di Ibraev, il quale è accusato di aver ucciso un ufficiale di polizia russo in Cecenia. La polizia ha inoltre riferito di non aver trovato alcun materiale illegale nella sua macchina. Dopo il secondo giorno di detenzione la moglie e i figli sono stati rilasciati. Ibraev è ancora detenuto nella prigione di Tolmezzo. La Corte di Appello di Trieste prenderà una decisione riguardo all’estradizione nei prossimi giorni.
Il sito Ichkeria.info ha pubblicato una lettera dell’Organizzazione degli ex prigionieri ceceni nei campi di detenzione russi (OUFKL-ChRI) sull’arresto di Rinat Ibraev. Secondo l’Organizzazione, Rinat è un rifugiato politico della Cecenia occupata e vive in Francia, a Nizza. Già in precedenza era stato arrestato dalle forze dell’ordine italiane e successivamente rilasciato su richiesta delle autorità francesi. Le accuse contro Rinat sono totalmente fasulle: in realtà, lui e suo fratello Yunus in passato sono stati combattenti della resistenza contro l’invasione da parte dei Russi della loro patria, la Repubblica Cecena di Ichkeria. Per questo motivo, la Russia e i collaborazionisti locali hanno perseguitato la famiglia di Ibraev dal 2005. Nella notte di capodanno del 2007 Yunus è stato assassinato dai Russi; la notte stessa i genitori sono stati portati nell’edificio del FSB (ex Kgb, ndt), dove hanno subito percosse e orribili torture da parte degli agenti che volevano sapere dove si trovasse Rinat. Ma questo non è stato l’unico atto di violenza contro la famiglia Ibraev: in seguito i genitori di Rinat sono stati ripetutamente vittime di rapimenti e torture. Per questo sono stati costretti ad abbandonare la Repubblica Cecena occupata. Adesso i parenti hanno paura che l’Italia consegni Rinat nelle mani insanguinate della Russia; se ció avverrà, le possibilità che venga ucciso saranno altissime.
Articolo originale tratto dal sito: http://www.waynakh.com/eng/2011/10/chechen-refugee-arrested-in-italy/
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