Arriva all’appuntamento per l’intervista puntuale come un orologio svizzero: non si è montata la testa. Oggi appare in pagina nazionale di Repubblica e oggi e ieri è andata in onda sul Tg3 nazionale.
Forse per questo ieri l’attacco contro di lei è stato concentrico. Sara Giudice (figlia di Vincenzo, ex presidente del Consiglio comunale di Milano), 25 anni, non sembra comunque voler fare passi indietro.
Anzi, nell’intervista in cui ribadisce la richiesta di dimissioni di Nicole Minetti, invita tutti a firmare l’appello che si trova su www.firmiamo.it (è in testa alla classifica tra le più votate).
Per far capire che non è intenzionata a far passi indietro – lei che è iscritta al Pdl e che è consigliera di zona – sulla foto profilo di Facebook ha messo l’invito a firmare contro la consigliera regionale eletta nel listino Formigoni (col presidente lombardo che invita ad aspettare i tre gradi di giudizio e Sara Giudice che risponde che la giustizia non c’entra, qui si parla di morale).
Anche tra le sue foto sul social network ce ne è una con suo padre (di cui oggi ricorda il passato, non a caso, il Giornale) e col presidente Berlusconi: giusto per far capire che non stiamo parlando di una zecca.
La Giudice (cui arriva la solidarietà di Pd e Fli, anche se lei si rivolge ancora ai giovani del Pdl) fa fondamentalmente una sola domanda: come è stata decisa la candidatura di una “non militante” come l’igienista dentale del premier? In un listino bloccato. Nei primi quattro posti in modo che venisse eletta anche in presenza di una vittoria schiacciante del centro destra alle regionali lombarde.
The answer, my friend, it’s blowing in the wind.
Ad maiora.
Gentile Sara, seguo da vicino le vicende e gli sviluppi della nostra politica oramai da 2 anni in modo costante e assiduo.
Sono molto deluso da tutto quello che sta accadendo in Italia a livello politico in senso trasversale
Molte persone pensano che per creare un sistema funzionante basti il buon operato della sola maggioranza, invece è necessaria anche un’opposizione di qualità che rapprresenti in modo giusto un’ altro pezzo della verità di un paese
Ad oggi questi due poli funzionano molto male entrambi.
Quello che serve all’ Italia è un vero atto di coraggio; sicuramente il tuo atteggiamento controcorrente lascia spazio ad un pensiero diverso.
Non firmerò la petizione su Nicole Minetti, perchè penso che l’ accanimento su di una persona marginale del partito non porterà a nulla e basta.
Chiediti se quello che stai facendo, serve a te personalmente oppure ai giovani del tuo partito.
Perchè se dovesse servire a motivare i giovani del tuo partito, trova il coraggio di fare le valigie e fondare un tuo movimento politico.